lunedì 26 maggio 2014

Maggio 1957 la Fiorentina sconfitta a Madrid




Giovedí 30 maggio 1957, Madrid, campo di Chamartin, davanti a 124 mila “madrilistas madrileños” la Fiorentina campione d'Italia sfida nella finale della seconda edizione Coppa dei Campioni proprio il Real Madrid campione uscente. Questa la formazione viola schierata da Fulvio Bernardini: Sarti; Magnini, Cervato; Scaramucci, Orzan, Segato; Julinho, Gratton, Virgili, Montuori, Bizzarri.


Negli anni Cinquanta i Viola diventano Campioni d'Italia ed accumulano una serie impressionante di ottimi piazzamenti tra i quali spicca la superba stagione del 1955-56, nella quale la Fiorentina vince il suo primo scudetto. Il presidente Enrico Befani, imprenditore tessile pratese, aveva avuto il grande merito di completare la rosa, già molto competitiva, a disposizione del capacissimo tecnico Fulvio Bernardini, attraverso gli acquisti dell’astro brasiliano Júlio Botelho detto Julinho e di Miguel Angel Montuori, vera rivelazione del vittorioso torneo, che consacrò i Viola come campioni d’Italia a ben cinque giornate dalla fine. Al termine della stagione furono dodici i punti di vantaggio sulla seconda: il Milan. I protagonisti della magnifica stagione furono Sarti, Magnini, Cervato, Chiappella, Rosetta, Segato, Julinho, Gratton, Virgili - autore di ben ventuno reti - Montuori, Prini, Toros, Orzan, Bizzarri, Mazza, Bartoli, Carpanesi, Scaramucci.

La conquista del titolo non esaurì la forza di quella squadra che, a partire dal 1956-57, fu per quattro campionati consecutivi vice campione d'Italia. Nel campionato 1958-59 vengono segnate novantacinque reti, primato ancora intatto nella storia dei campionati di serie A a girone unico di diciotto squadre.

Tornando alla partita di Madrid la squadra avversaria, il fortissimo Real delle future 5 coppe dei campioni del presidente Santiago Bernabeu: Alonso, Torres, Lesmes, Muñoz, Marquitos, Zarraga, Kopa (balón de oro), Mateos, Di Stefano (dos veces balón de oro), Rial, Gento; Arrivato in finale battendo rapid Viena, Nizza e il Manchester Utd di Busby campione d'Inghilterra nel 1956 e nel 1957.

Gara aperta e incerta, la Fiorentina, in maglia viola e pantaloni neri, si appoggia sopratutto sulle indivudualitá de Jununho e Montuori e alla sua difesa per resistere agli attacchi arrembanti del primo wunderteam europeo, peró nel secondo tempo al '70 Kopa lancia Mateos atterrato fuori area da Magnini, un rigore inesistente fischiato dall'arbitro olandese Leopold Sylvain Horn.

Tira Di Stefano e batte Giuliano Sarti, poi al '75 un altro passaggio filtrante di Kopa per lo sprint fulminante di Paco Gento che brucia il marcatore s infila sarti in uscita.

L¡anno successivo, sempre in finale, il Milan di Viani con in campo Radice, Maldini, Grillo, Schiaffino e Liedholm perderá anche lui contro le furie bianche.
 
 


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